La settimana scorsa, come ogni martedì, ho accompagnato Sofia alla lezione di nuoto. In entrata campeggiava un cartello: "Per un guasto idraulico, le docce erogano solo acqua fredda." 
"Uhf", ho pensato, "e vabbhè può capitare".
Fuori c'erano 20 gradi, era una bellissima giornata e la piscina dove Sofia nuota è alimentata ad acqua termale con una termperatura media di 33°. Non mi sono fatta tanti problemi e ho pensato che una doccia fredda di certo non uccide.

Capanelli di altre mamme inviperite si lamentavano del disservizio, anche in maniera esagerata, secondo me. Alcune hanno preferito tornare a casa e rinunciare alla lezione di nuoto.

Al termine della lezione quasi tutti i bimbi sono stati portati subito ad asciugarsi senza passare per le docce. 
Io ho detto a Sofia: "E ora: prova di coraggio: la doccia fredda!!!!"
Alle docce eravamo solo noi e un altro bimbo con la sua mamma.
Al grido: "Questa è Sparta!", ho infilato Sofia sotto la doccia e l'ho lavata mentre lei ridacchiava saltellando e dicendo che l'acqua le faceva il solletico.

Quindi posso tranquillamente affermare di essere una mamma Rottermeier. Non sono una mamma chioccia, non iper-proteggo i miei figli dalla vita, ma gliela faccio affrontare... docce fredde comprese. Perché tanto prima o poi una doccia fredda la becchiamo tutti, e allora meglio imparare a gestirle, con il sorriso sulle labbra e la convinzione che tutto passa e che tutto si può affrontare, vincendo o imparando qualcosa.

E ora che vi ho confessato di essere una mamma Rottermeier, lasciatemelo dire: "Misericordia!" ;)


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